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Grazie al Maggiore Buonfiglio del Corpo Ambientale che fuori servizio, udendo nel Lago d’Iseo delle urla di aiuto,  fa salvare la persona tramite una barca di pescatori

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Una storia a lieto fine che senza la presenza del Maggiore Buonfiglio, la situazione poteva avere degli sviluppi drammatici

Nella mattina del 5 Ottobre il Magg. Pasqualino Buonfiglio appartenente al Corpo Ambientale Nazionale, Ente del Terzo Settore , libero dal servizio, si trovava a passeggio con il proprio cane, sulla rivierasca del Lago d’Iseo nel Comune di Sarnico.  Ad un certo punto ha udito delle urla di un bagnante a una distanza di circa 200 mt. dalla rivierasca gridava a con voce forte e ripetutamente   AIUTOOOO! 

Nel focalizzare la scena e valutando tempestivamente cosa fosse accaduto, il Magg. Buonfiglio tempestivamente ha pensato a un malore, ma considerata la distanza e dei minuti che passavano, bisognava decidere come prestare assistenza a quella persona.

Nelle sue vicinanze notava un’imbarcazione con dei pescatori a bordo che stavano pescando e così li allertava indicando la persona in acqua distante da loro che continuava a gridare e a sbracciare per attirare l’attenzione.

I pescatori sentite le mie indicazioni azionavano il motore della loro imbarcazione e velocemente si sono diretti a prestare soccorso e farlo salire a bordo.

Mentre stavano facendo quell’operazione di salvataggio, una tavola Self a motore ancora azionato, fortunatamente grazie anche alle correnti del Lago, è venuta ad arenarsi proprio sull’arenile dove il Magg. Buonfiglio seguiva le operazioni, tant’ è che il malcapitato a sua volta è stato accompagnato verso il Magg. Buonfiglio.

 Il malcapitato una volta messo piede a terra, ha ringraziato più volte ha abbracciato il Magg. Buonfiglio ringraziando più volte, ammettendo che per una svista, stava provando questo prototipo di

self a motore, purtroppo glie scivolato via e non è più riuscito a prenderlo e li ha avuto paura.

Si è tranquillizzato nel sentire che stavano per arrivare i soccorsi, perché a nuoto pensava di non farcela, nel presentarci il Magg. Gli faceva presente che era un appartenente del Terzo Settore del C.A.N. e che conosceva la zona e le pericolosità del Lago, invitandolo per la prossima volta di avere a seguito il nuovo tipo di salvagente a forma collare, come hanno in dotazione i natanti, e su questo ha seguito i consigli, per fortuna che tutta è andato per il meglio.

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